Martedì 9 Maggio si è tenuta la
prima lezione del workshop "_Digital Architecture" organizzato dagli studenti del Politecnico di Milano.
Gli studenti hanno partecipato in massa, segno dell'interesse e della notorietà che Rhino ha ormai acquisito.
Nella lezione, durata 3 ore, ho cercato di evidenziare le notevoli differenze esistenti fra l'approcio classico alla progettazione architettonica e quello da adottare utilizzando un software di modellazione per superfici.
In questa prima lezione ho cercato di evidenziare e rimarcare come
la costruzione di una bella forma non sia nè automatica nè semplice, ma rimane un obbiettivo progettuale da perseguire.
Il fulcro del mio intervento è stato di mostrare come la forma sia frutto dell'uso creativo di semplici "regole", o strumenti, di base.
La costruzione per superfici, come il DNA,sfrutta pochi semplici mattoncini per dare origine ad una infinità di forme differenti.
Le regole base sono che le superfici NURBS sono sempre a topologia rettangolare, e la costruzione avviene per estrusione di sezioni nello spazio.
Nell'esercitazione svolta, utile per prendere confidenza con l'interfaccia del software, mostro proprio, come cambiando gli elementi di base dell'estrusione si ottengano forme via via più complesse.
Vediamo come andrà la seconda lezione... al 12 maggio.
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